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Una comunità, un percorso per continuare a cambiare Bologna non lasciando indietro nessuno

Servono soluzioni a partire dalle città che sono, di fatto, il primo terreno delle sfide che abbiamo di fronte.

Le città hanno un ruolo chiave nello sforzo volto a affrontare i grandi problemi quali disoccupazione, discriminazione, povertà ma serve fare un passo indietro per interpretare il malessere degli esclusi dalla vita democratica, dall’accesso al benessere e alla ricchezza e soprattutto serve ridurre concretamente quel malessere. Le città sono la prima frontiera in un’epoca di forti trasformazioni sociali. Lo spazio della rigenerazione, dove si possono costruire nuovi spazi di confronto e modelli di democrazia urbana.

Per questo nasce “Quale città con te”, un festival di relazioni, un laboratorio aperto e collettivo: non un luogo dove trovare risposte, ma dove cercare domande in cui identificarsi. Alle amministrazioni delle città e a tutti coloro che prendono decisioni, resterà il dovere delle risposte.

Il festival nasce nel percorso di “Una città con te” che raccoglie gruppo di persone riunite da una comunanza di idee e di valori.

Una città con te è nata per continuare a cambiare Bologna senza lasciare indietro nessuno. Condividiamo la necessità di  lavorare in modo partecipato chiamando a raccolta altre comunità e movimenti simili di altre città. Individuiamo nell’inclusione la via per continuare a crescere, per creare un luogo di attuazione di un processo di consapevolezza, per ricucire legami già creati nei mesi trascorsi e ancor più per crearne di nuovi, occorre ripartire con un incontro che allarghi lo sguardo ad altre città e ad altri movimenti a supporto della politica e  che renda concreto e non solo concettuale, il senso dell’appartenenza a progetti di costruzioni di nuovi modelli di fare Politica e di stare insieme.

Per affrontare le grandi domande del nostro tempo servono nuovi strumenti, nuove riflessioni, nuovo impegno.

 

PROGRAMMA

-Venerdì 16 dicembre ore 19.00 presso le Cucine Popolari, via Battiferro 2, Bologna.

Stare insieme e fare cambiamento. interventi di

Ilda Curti Coordinatrice nazionale rete città Interculturali del Consiglio d’Europa, Presidente Associazione IUR Innovazione Urbana e Rigenerazione

Paolo Venturi, Direttore Aiccon, esperto di Economia Sociale, Membro del Comitato Scientifico della Fondazione Symbola

ore 19.30 Cena in beneficenza al costo di 25Euro. Il ricavato andrà alle cucine popolari.  Ci sono pochi posti disponibili: per esserci, basta scrivere a unacittaconte@gmail.com.

 

-Sabato 17 dicembre, ore 10.00 presso Centro Sociale Costa, via Azzo Gardino 44

ore 10.00-12.00 Le città, le comunità e le nuove forme della politica

Ne parlano:

Matteo Lepore (Una città con te e Assessore al Comune di Bologna),

Cristina Tajani (Innovare x Includere e Assessore al Comune di Milano)

Davide Canavesio (NexTO e AD TNE e Environment Park)

Filippo Taddei (Responsabile Economia del PD).

Interverranno, tra gli altri, i protagonisti del percorso di Una città con te, di Innovare x Includere e di NextTo.

 

12.00-13.00 Trump e Brexit: quali scenari?

Ne parlano:

Gianfranco Baldini, Università di Bologna,  autore di “La Gran Bretagna dopo la Brexit”

Mattia Diletti, Università “La Sapienza” di Roma

Mario Del Pero, Sciences Po.

 

13.00-14.30 pranzo di networking

 

ore 14.30 Sessione organizzata con 3 conversazioni tematiche per condividere riflessioni, proposte e visioni, come avvio di un processo che vuole proseguire nel 2017.  Ad ogni incontro saranno invitati esperti, attivisti, imprenditori e tutti gli interessati. Il programma è in aggiornamento

sala 1 ore ore 14.30-16.00

Generare welfare per i nuovi bisogni.

Moderano Paolo Martinelli e Lucilla Boschi.

Generativo, familiare, aziendale, culturale, di comunità: il welfare cambia per rispondere a nuove esigenze, a favore delle famiglie, dei cittadini e delle cittadine, delle lavoratrici e dei lavoratori, dei nuovi arrivati e dei residenti, includendo tutte le periferie generatesi nel corso degli anni: non solo geografiche, ma anche fisiche, generazionali, culturali.

Come rafforzare la collaborazione tra cittadini, terzo settore e mondo imprenditoriale? Qual è il ruolo dell’amministrazione comunale? Quali indicatori socio-economici sono da monitorare e come si valuta l’equità?

sala 1 ore ore 16.00-17,30

Cultura e turismo sostenibile per identità Bologna città metropolitana.

Moderano Elena Di Gioia e Pierluigi Musarò.

Quale relazione tra cultura e sviluppo turistico nella Città Metropolitana di Bologna?

Cultura e turismo rappresentano due campi da cui partire per realizzare progettualità complementari capaci di creare una “identità diffusa” su tutto il territorio metropolitano. Bologna Città Metropolitana è infatti un progetto tutto da costruire, in primis nella percezione di residenti e visitatori.

E’ possibile – e come – operare scelte di politica culturale pensate come progetti che intrecciano amministrazioni, cittadini, istituzioni e associazioni di più comuni e che siano in grado di fare percepire il valore di unità territoriali più vaste e diffuse, senza penalizzare il rapporto con ciò che è più prossimo?

E’ possibile operare scelte di politica turistica che si pongano, anch’esse, in una logica metropolitana più vasta del singolo comune e che pongano al centro un concetto allargato di trasversalità, sostenibilità e di inclusione per valorizzare l’identità del territorio da parte di chi vi risiede e dei visitatori? Ci sono elementi distintivi rispetto ad altri territori?

La conversazione mira a offrire uno “sguardo” diverso verso la Città Metropolitana, alimentando un confronto che dia voce alle specificità locali e valorizzi al contempo il territorio metropolitano

sala 2 ore ore 16.00-17,30

Internet, privacy e democrazia.

Moderano Leda Guidi e Giovanni Arata.

Le tecnologie dell’informazione hanno cambiato gli strumenti e il modo in cui ci relazioniamo: non si tratta di un fenomeno per pochi visto che da una ricerca la nostra vita in rete genera e lascia dati in quantità. sono piccoli pezzi di vita che produciamo e distribuiamo in continuazione, e che hanno un valore economico e sociale.

Quali relazioni ci sono tra i dati generati dai cittadini e l’uso di internet? Che dimensioni sono rilevanti? Ci sono diritti di cittadinanza anche su internet? Partendo dal fatto che tutte le piattaforme private usano i dati per trarre profitto, quale ruolo per le comunità e gli individui? E ancora, quali opportunità di sviluppo economico e sociale esistono per chi lavora coi dati su scala urbana?

Accedere ai dati, essere formati per capirne l’impatto, trarne valore economico e vederli tutelati: come diffondere e promuovere conoscenza e competenza digitale?

Possiamo aprire a Bologna una riflessione politica su internet, privacy e democrazia?

Il Programma è scaricabile qui