Una Bologna ancora più attenta alla sua identità

By 18 Aprile 2016interviste

Ugo Mencherini, 32 anni, da giornalista sportivo ci racconta la sua passione per il Bologna e per Bologna.

Di cosa ti occupi?

Mi occupo di sport, in particolare di Bologna FC, e lo faccio tramite la radio. Ho contribuito ad aggregare la comunità dei tifosi, compresi quelli “bolognesi nell’anima” ma non per nascita. Ho ideato e organizzato (insieme al BFC) la “Giornata dei tifosi rossoblu di fuori regione”, ideato il marchio “Io tifo Bologna”, che ha consentito di finanziare numerose iniziative di beneficenza.

Come hai contribuito a rendere la nostra città un posto migliore?

Bedtime (Mencherini)

 

Sono fortemente convinto che la squadra sia un’espressione importante della Città e la comunità dei tifosi rappresenti un grande bacino di entusiasmi, passioni, identità e “bolognesità”. La mia passione è anche il mio lavoro e il mio modo di prendermi cura della comunità e della mia città.

Come vorresti vedere Bologna tra qualche anno? E quali dovrebbero essere le priorità della prossima amministrazione? Cosa deve fare Bologna per te?

Vorrei vedere una Bologna ancora più attenta alla sua identità, in grado di restituire maggiore senso di appartenenza soprattutto ai suoi cittadini più giovani e “periferici”.

Mi piacerebbe che l’amministrazione volgesse la sua attenzione anche alla salvaguardia del patrimonio culturale e linguistico del nostro dialetto, che corre seriamente il rischio di sparire. Tra le priorità dell’amministrazione, vorrei che rimanesse la capacità di creare aggregazione e comunità tramite la cultura, la partecipazione e, perché no, lo sport.

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